La protagonista





"...il vento le spettinava i lunghi capelli lisci color miele. I grandi occhi azzurro cenere, di solito mobili e vivaci, erano spenti e assorti, velati di malinconia." 

"Dopo essersi legata i capelli in una lunga treccia, controllò che la sua preziosa spada fosse al suo posto, ben fissata dietro la panca, pronta per essere estratta velocemente in caso di incontri sgradevoli. La sfilò con riguardo, se la rigirò in mano, sospirò, poi con un colpo deciso incise una tacca sul bordo del carro, vicino ad altri segni simili. Contò le tacche: ventuno, con quella che aveva appena fatto.

Erano i suoi anni. Un altro autunno, un’altra tacca, un altro anno che le scivolava via senza cancellare il suo dolore. Anzi, se n’era aggiunto un altro, quell’estate, e faceva ancora più male."